Ultime uscite

A cura di Diana Neri, Emilio Rocchi

Castelfranco Emilia baluardo dello Stato Pontificio

2023

ISBN 978-88-7849-179-3

© Ante Quem 2023

56 pagine b/n e a colori

€ 14,00
Leggi nel dettaglio Aggiungi al carrello

In armonia con i Livelli Uniformi di Qualità del Sistema Museale della Regione Emilia-Romagna, il Museo Civico Archeologico “A.C. Simonini” vanta oggi una dimensione sociale e culturale nuova, evidenziata dalla più moderna strumentazione tecnologica, allo scopo di coinvolgere ed includere la comunità attorno all’identità storica di Castelfranco Emilia.
Storia e archeologia divengono così strumenti utili anche alla promozione territoriale e turistica.
L’attenzione oggi viene posta sui sistemi di divulgazione delle informazioni che non possono essere solo esposizioni statiche o pannelli tradizionali, ma devono contemplare il rapporto innovato tra visitatore, spazio e ambiente digitale interattivo. E talvolta il learning by playing agevola il compito dell’educatore museale per il pubblico più giovane.
L’anno 2023 in Museo è stato dedicato alla storia dei rapporti fra Castelfranco Emilia e lo Stato Pontificio, focalizzandosi la narrazione in particolare sui Papi che lasciarono opere monumentali in questo territorio: una implementazione della narrazione storica in 3D real time decisamente accattivante e innovativa.

Oggetti, riti, rituali Morire a Septempeda tra I e III secolo d.C.

Catalogo della Mostra, Museo Civico Archeologico “G. Moretti” San Severino Marche (MC), 5 novembre 2023-28 gennaio 2024
2023

ISBN 978-88-7849-190-8
© Ante Quem 2023

32 pagine b/n e a colori

€ 14,00
Leggi nel dettaglio Aggiungi al carrello

Uno scavo archeologico condotto nel 2021 a San Severino Marche ha permesso di portare in luce una porzione di una necropoli di età romana a rito misto (incinerazione e inumazione), pertinente al
territorio dell’antica città di Semptempeda.

I risultati del lavoro compiuto da archeologi, antropologi e restauratori, insieme ai reperti rinvenuti durante le indagini, restituiscono l’immagine di questa antica comunità e del suo intendere la morte, i rituali funebri e il culto tra I e III secolo d.C.

Luisa Mazzeo (a cura di)

ACCESs. Una nuova visione dell’accessibilità museale

Un progetto di FIADDA Emilia-Romagna per l’inclusione delle persone sorde
2023

ISBN 978-88-7849-188-5
© Ante Quem 2023

152 pagine b/n e a colori

€ 14,00
Leggi nel dettaglio Aggiungi al carrello

La legge 2 luglio 2019, n. 9 della Regione Emilia-Romagna, Disposizioni a favore dell’inclusione sociale delle persone sorde, sordocieche o con disabilità uditiva, all’art. 9 (Accesso alle attività culturali, sportive e del tempo libero) prevede l’applicazione di ogni «modalità idonea per la piena accessibilità al patrimonio storico, artistico e culturale regionale e la fruizione di eventi culturali».

Il Progetto ACCESs, Accessibilità Comunicazione Cultura E Sottotitoli per le persone sorde, si è proposto di migliorare la qualità della vita delle persone che sono nate con sordità o ipoacusia o che hanno visto ridursi l’udito con l’età e che, grazie a molteplici fattori e con l’aiuto di tutti, possono partecipare in prima persona alla vita sociale.

Uno dei campi in cui il progetto si è sviluppato è quello dei musei, veri promotori di cultura, in cui però troppo spesso è ancora carente la sensibilità per un approccio che permetta la piena fruibilità da parte di visitatori con disabilità sensoriale, in particolare uditiva.

Si riportano in questa pubblicazione i risultati del lavoro svolto in alcune realtà museali della regione, perché gli accorgimenti suggeriti possano essere presi come esempio di “buone pratiche”, nella speranza che vengano adottati sempre più da tutti gli operatori del settore.
Alessandra Giacardi, Massimo Ferrando

Border - l'arte e la guerra

2023

ISBN 978-88-7849-187-8
© Ante Quem 2023

128 pagine b/n e a colori

€ 20,00
Leggi nel dettaglio Aggiungi al carrello
A trenta chilometri da Kobane, sul confine più “caldo” del globo, il progetto realizzato per un nuovo parco archeologico nell’antica città di Karkemish (moderna Karkamiş, Gaziantep, Turchia sud-orientale), indirizza un’area avvilita dal conflitto verso una nuova possibilità di sviluppo. Sulla sponda ovest dell’Eufrate, all’interno del parco inaugurato nel 2019 sono state realizzate tra il 2017 e il 2018 alcune suggestive opere di Land Art (“Border”, “La sottile linea rossa”, “La soglia”), a fianco delle quali nel 2022 l’artista Michelangelo Pistoletto, in collaborazione con il Prof. Marchetti, ha realizzato la sua opera “Il Terzo Paradiso”, a sancire definitivamente il valore dell’area non solo da un punto di vista archeologico ma anche artistico e simbolico.
“L’arte e la guerra” è contemporaneamente un progetto di architettura, un esperimento di design e un intervento di land art dai forti contenuti simbolici. Prendendo le mosse dall’interazione con gli archeologi e con la comunità locale, i progettisti hanno optato per interventi dal basso impatto ambientale, attraverso la rivisitazione di tipologie regionali, per offrire al turista l’impressione di un progetto pensato per entrare dialetticamente in rapporto con il luogo. Ma il tratto qualificante dell’intervento, articolato per trasformare idealmente un’intera area sottosviluppata, è l’intervento che mira non solo a recuperare gli archetipi dell’architettura secondo un’indagine storica dei percorsi e dei modelli tipologici dell’antica città sepolta, ma anche a fare immaginare un’alternativa alla guerra e alle sue armi di distruzione.
La mostra “L’arte e la guerra” di Alessandra Giacardi e Massimo Ferrando a Verbania nasce a seguito del progetto per il parco archeologico a Karkemish, portando l’installazione “Border” sulle sponde del Lago Maggiore. Trenta steli rossi conficcati nel terreno al posto delle mine ritrovate sotto la polvere ondeggiano sotto l’azione del vento e diffondono nell’aria un ripetitivo suono di campanelli, riconducendo il pensiero ai sussurri dei profughi che a decine di migliaia negli ultimi quattro anni hanno attraversato l’ex campo minato; le trenta luci che si accendono al calare del sole e si confondono con il cielo stellato di un Medio Oriente ferito da eterni conflitti interrogano sulla possibilità di operare una sostituzione che non è solo materiale ma anche simbolica ed è dunque anche un cambiamento di prospettiva mentale: con l’arte, attraverso l’arte, quella distanza che separa l’uomo dal suo abisso viene così idealmente e poeticamente colmata.
Elena Mariani con Nicoletta Cecchini, Marina Volonté (a cura di)

PICTURA TACITUM POEMA. Miti e paesaggi dipinti nelle domus di Cremona

2023

ISBN 978-88-7849-183-0
216 pagine
formato 21x29,7 cm
© Ante Quem 2023

€ 29,00
Leggi nel dettaglio Aggiungi al carrello
Una mostra per approfondire il tema della pittura delle domus cremonesi, pressoché sconosciuta fino a vent’anni fa e ora fonte di straordinarie scoperte, che mettono a fuoco il fortissimo legame con le decorazioni che abbellivano le dimore dei più eminenti personaggi di Roma, protagonisti delle vicende che portarono alla fine della Repubblica e alla nascita dell’Impero. Migliaia di frammenti degli intonaci dipinti recuperati negli scavi delle case signorili di età romana ci parlano della raffinata cultura artistica, derivata dall’Ellenismo, diffusa fra le classi agiate della prima colonia fondata a nord del Po, nel territorio della Gallia Cisalpina. Protagonisti del racconto risultano anche i personaggi dei miti, in particolare Arianna e la sua dolente vicenda, riprodotti sulle pareti, nei quali i proprietari di casa potevano riconoscersi e ritrovare tracce della propria storia.
Roberto Parmeggiani

L’estate di Larthi

illustrazioni di Attilio Palumbo
2023
60 pagine
illustrazioni a colori
formato 20x20 cm
ISBN 978-88-7849-140-3
€ 14,00
Leggi nel dettaglio Aggiungi al carrello

Larthi è l’energia e la spensieratezza dei suoi dieci anni, ma questa estate la porta ad affrontare una prova per nulla semplice: vivere con l’anziana Velia durante l’assenza dei suoi genitori. Solitaria e brusca, Velia è ostile alle novità – a cominciare da quelle della sua città, l’etrusca Felsina, oggi Bologna –, alle persone e ora anche alla nipotina che le è stata affidata. Mentre il calore del sole aumenta e i giorni scorrono, un vecchio e prezioso oggetto di famiglia diventa il ponte che avvicina due vite in apparenza lontane: il vaso in bronzo – oggi noto come “situla della Certosa” – con il suo racconto per immagini apre un dialogo tra le generazioni e diventa il tramite per far nascere affetti e per portare cambiamenti nelle vite dei personaggi e nella Storia stessa.

Francesca Foroni, Francesca Guandalini, Daniela Rigato (a cura di)

Montegibbio di Sassuolo dalla preistoria alla tarda antichità

Nascita e resilienza di un sito archeologico ai condizionamenti geo-ambientali
2022
formato 21 x 29,7 cm; ril. bros.
collana Ricerche series maior 15
360 pagine
ISBN 978-88-7849-180-9
€ 39,00
Leggi nel dettaglio Aggiungi al carrello

Nella zona collinare alle spalle di Sassuolo, presso Montegibbio, la presenza di un’area caratterizzata da piccoli vulcani di fango di colore insolito ha rappresentato l’elemento di attrazione per una frequentazione di natura eminentemente religiosa, dalla preistoria fino alla tarda antichità. Il sito archeologico, con il suo santuario dedicato a Minerva, viene presentato in questo volume dopo una serie multidisciplinare di studi, che hanno fornito diversi piani di lettura e che sono il frutto di una sinergia, sul campo e nella successiva fase di edizione dei dati, di numerose figure professionali: hanno infatti collaborato a tali indagini esperti di archeologia, geologia, numismatica, epigrafia, archeobotanica, archeozoologia e litologia. Dal 2006 al 2015 lo scavo archeologico è rimasto aperto al pubblico e i risultati delle campagne di studio condotte sono presentati in questo volume privilegiando la concretezza dei dettagli di scavo.

Luca Zaghetto

La situla Certosa di Bologna

Alle origini della ritualità nell’Italia protostorica
2022
Collana Ricerche 9
Ed. Ante Quem 2022
formato 17 x 24 cm
552 pagine, in b/n e a colori
ISBN 978-88-7849-173-1
€ 29,00
Leggi nel dettaglio Aggiungi al carrello

600 a.C. Bologna – Felsina per gli antichi – è una delle più ricche e sviluppate città d’Italia e del Continente. Nel secolo detto “dell’orientalizzante”, per il grande sfoggio di oggetti e costumi mutuati dal Vicino Oriente che furoreggia fra le elites di tutto il Mediterraneo, la città è un punto di riferimento culturale per l’intero arco alpino centro-orientale. Qui erano già giunti maestri dalla Siria e da altre zone del Levante, abili in un campo nel quale da millenni ormai in Europa si era persa quasi ogni cognizione: l’arte figurativa. Ecco allora che a Felsina – da immaginare quasi come una Firenze ante litteram – assieme a una ricca serie di stele in pietra che adornano i sepolcreti cittadini, nasce l’Arte delle situle, una produzione di manufatti figurati in bronzo destinata ad affermarsi in tutto il bacino altoadriatico. Rinvenuta nel 1870 da Alessandro Zannoni durante gli scavi della necropoli bolognese della Certosa, la situla, assieme alla Benvenuti 126 di Este, è il capolavoro di quest’arte. La narrazione, realizzata a sbalzo e ad incisione sulle pareti del vaso, è un testo complesso che, seppur già studiato e soprattutto citato un’infinità di volte, a 150 anni dalla sua edizione risulta in letteratura criptico e perlopiù indecifrato. Lo studio presentato in questo volume, utilizzando lo stesso metodo usato con la situla Benvenuti, dimostra invece come ci si trovi di fronte ad un’architettura altamente sofisticata nella quale ogni singolo segno ha un suo preciso posto e una sua precisa funzione, a formare un quadro d’insieme dotato di significato chiaro e coerente. Dalla maggior parte degli studiosi ritenuta un’opera a carattere funerario, la situla e la sua narrazione figurata vengono invece qui letti come estesa rappresentazione dell’antico rito delle genti etrusco-italiche: quello noto come suovetaurilia e che prevedeva la circumambulazione dei confini civici e il compimento di sacrifici di tori, ovicaprini e suini. Del tutto sorprendenti le analogie, ampiamente approfondite dall’Autore, fra il racconto figurato e le Tavole di Gubbio, «la più importante serie di testi scritti di carattere religioso e rituale dell’antichità greco-romana», come le ha definite G. Devoto, fonti preziosissime per raccontarci la mentalità religiosa dell’epoca e soprattutto la ritualità etruscoitalica. Totalmente innovativa, infine, la lettura in chiave geografica e astronomica di alcune parti, che mette in luce una dimensione finora totalmente sconosciuta (o misconosciuta) di quest’opera, ma anche dell’intera Arte delle situle: quella che lega insieme ed esprime, in forma precisa e chiara, lo spazio e il tempo del racconto.

Annalisa Pozzi, Elena Rodriguez, Paolo Rondini, Tiziano Trocchi, Lorenzo Zamboni (a cura di)

I segni dell’abitare. Verucchio e il popolamento della Valle del Marecchia

2023

ed. Ante Quem 2023
pp. 304; formato 21x29,7cm; ril. bross.
ISSN 1593-2680
ISBN 978-88-7849-186-1

€ 34,00
Leggi nel dettaglio Aggiungi al carrello

Il volume accoglie numerosi contributi, in larga parte inediti, sul popolamento antico di Verucchio e della Val Marecchia. Durante due seminari organizzati dall’Università di Pavia, dalle Soprintendenze emiliano-romagnole e dal Museo di Verucchio, dei quali questa pubblicazione rappresenta l’esito, sono stati resi noti i principali risultati di scoperte, scavi e analisi di materiali che forniscono una nuova base di dati per comprendere il ruolo di Verucchio e del suo territorio su scala sovra-regionale.

Vengono qui offerte sintesi territoriali e diacroniche di ampio respiro, analisi di progetti di ricognizione e strumenti di tutela, e studi dettagliati su contesti di scavo di abitato a San Leo, Rimini-Covignano e, soprattutto, sull’insediamento di Verucchio in località Pian del Monte, dove si susseguono fin dall’Ottocento scoperte e ricerche che, edite qui nel loro insieme per la prima volta, permettono di ricostruire la fisionomia dell’antico abitato dell’età del Ferro.

Daniele Carta

Il territorio di Serrenti

Un centro della Sardegna meridionale dal primo popolamento all'età giudicale
2018
formato 17 x 24 cm; ril. bros.
144 pagine, a colori
ISBN 978-88-7849-136-6
€ 18,00
Leggi nel dettaglio Aggiungi al carrello

Il territorio di Serrenti, Comune della Sardegna centro-meridionale, è al centro di questo accurato studio storico e archeologico, che ne segue il divenire dalle più antiche testimonianze della presenza umana passando poi per le numerose vestigia della civiltà nuragica, quelle di età punico-romana fino alle tracce di epoca bizantina e giudicale.
Archeologia, storia dell’arte e ricerca storico-archivistica si intrecciano, inoltre, per indagare la questione del “villaggio scomparso” di Monpusi e le origini della chiesa e del culto di Santa Fida/Vitalia.
Il libro è rivolto sia agli studiosi che agli appassionati e curiosi di Antichità sarde, per i quali sono stati specificamente inseriti un glossario e un quadro introduttivo sulla storia dell’Isola.

Sauro Gelichi, Cinzia Cavallari, Massimo Medica (a cura di)

Medioevo svelato. Storie dell'Emilia-Romagna attraverso l'archeologia

2018

formato 21 x 29,7 cm; ril. bros.
560 pagine, a colori
ISBN 978-88-7849-133-5

€ 29,00
Leggi nel dettaglio
Non ordinabile: ESAURITO
Una buona archeologia dovrebbe essere in grado di raccontare storie; ma, soprattutto,
dovrebbe essere in grado di raccontare le storie di tutti. Questo è lo scopo principale della Mostra: narrare il Medioevo direttamente attraverso tutti i suoi protagonisti.
L’Emilia-Romagna è stata tra le prime regioni in Italia dove si è sviluppata un’archeologia del Medioevo e quarant’anni di ricerche, di tutela e di attività sul campo hanno prodotto una notevole quantità di dati, di informazioni, di conoscenze. Molto spesso tutto ciò è rimasto confinato in pubblicazioni specialistiche oppure non è stato raccolto assieme per tentare di offrire una visione più ampia e una prospettiva meno settoriale della vita nelle città e nelle campagne in questo lungo arco di tempo. 
Tra antiche città sopravvissute e nuovi empori, tra castelli e monasteri, tra chiese e villaggi, questa Mostra intende raccogliere i frutti migliori di quell’esperienza e, per la prima volta, presentarli al largo pubblico.