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Antonella Coralini (a cura di)

DHER Domus Herculanensis Rationes. Sito Archivio Museo

2011

formato 21 x 29,7 cm; ril. bros.
552 pagine, in b/n e a colori, cd-rom allegato
ISBN 978-88-7849-047-5

€ 55,00
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Ercolano è, con Pompei, uno dei siti-simbolo dell’archeologia tutta, e classica in particolare. La sua lunga vita post-antica ne ha fatto un documento pluristratificato, in cui si sono sedimentati tentativi di lettura e scelte di conservazione. Il progetto DHER – Domus Herculanensis Rationes dell’Ateneo di Bologna ne ha fatto, dal 2005, il proprio caso di studio. Ricerca per la formazione, e per la tutela, è il suo principio guida. L’obiettivo è contribuire alla riscoperta di Herculaneum e alla rivalorizzazione degli Scavi di Ercolano. Fondato sulla stretta collaborazione con la Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei, e con l’Herculaneum Conservation Project della Packard Humanities Foundation, il progetto bolognese ha scelto un approccio integrato e transdisciplinare. Al suo interno, così come nel volume a stampa, archeologia, archeografia e archeometria si intrecciano in una feconda sinergia, sperimentando nuovi punti di vista e disegnando nuovi scenari.
Paolo Racagni (a cura di)

I restauri di RavennAntica

Esperienze di valorizzazione del mosaico antico
2011

formato 17 x 24 cm; ril. bros.
304 pagine, in b/n e a colori
ISBN  978-88-7849-059-8
volume non in vendita: eventuali richieste possono essere indirizzate a Fondazione RavennAntica, via Gordini 27, 48121 Ravenna, tel.  0544 36136

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Non ordinabile: Volume non in vendita

Il restauro si configura ancora oggi come un "atto riparatore" a seguito dei processi di degrado che si sono insinuati e sviluppati in un bene artistico-culturale. Nel caso dei mosaici, protagonisti del degrado sono fenomeni "antropici ed entropici" che favoriscono e determinano la perdita di materia, alterandone fortemente la "qualità" estetica e documentale. In opposizione a ciò, il restauro si configura come recupero della qualità perduta in difesa del "mondo della memoria" per il ristabilimento della "qualità" come "autenticità". Variazioni, lacune, aggiunte, de-contestualizzazioni contribuiscono alla perdita di significato e allo scollamento che si crea fra testo e contesto. In tal senso si colloca anche il dialogo-conflitto fra restaurare e conservare. In questo volume vengono raccolti alcuni importanti interventi condotti dalla Fondazione RavennAntica su prestigiosi complessi musivi in ambito nazionale e internazionale. Forte dei suoi laboratori di restauro, collocati nel complesso del nascente Museo di Classe, la Fondazione si propone quale promotrice di interventi per la conservazione e valorizzazione del patrimonio musivo.

Andrea Fiorini (a cura di)

Il castello di Sorrivoli (Roncofreddo, Forlì-Cesena). Storia e archeologia dell'architettura

2011

formato 21 x 29,7 cm; ril. bros.
88 pagine in b/n
ISBN 978-88-7849-064-2

€ 20,00
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L’Emilia-Romagna è una terra ricca di castelli medievali, in parte abbandonati, in parte caratterizzati da una continuità di vita che ha portato naturalmente a stratificazioni e modifiche, sia strutturali che di utilizzo. Nell’ambito di un progetto di censimento e schedatura delle fortificazioni romagnole, promosso dall’Università di Bologna e dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della regione Emilia-Romagna, viene esaminato il caso del castello di Sorrivoli (Roncofreddo, FC), un complesso particolarmente interessante ed esemplificativo dei processi evolutivi documentati in quest’area geografica. Perduta la funzione difensiva, infatti, in età moderna molte rocche tardomedievali allestite sulle vestigia di antichi castra, vengono riconvertite in palazzi residenziali.
Clementina Rizzardi

Il mosaico a Ravenna. Ideologia e arte

2011

formato 21 x 29,7 cm; ril. bros.
272 pagine, in b/n e a colori
ISBN 978-88-7849-068-0

€ 35,00
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Non ordinabile: ESAURITO
Il volume prende in considerazione i mosaici parietali di Ravenna dal V al XII secolo, che decorano monumenti in gran parte inseriti nella lista Unesco e considerati Patrimonio dell’Umanità. Sullo sfondo del quadro storico, politico, culturale e artistico della Ravenna del tempo, le singole decorazioni musive vengono riconsiderate nei loro aspetti iconografici, iconologici e stilistici, alla luce dell’ideologia politico-religiosa coeva. Si tratta dei mosaici tuttora conservati, ma anche di quelli perduti, a noi noti solo attraverso fonti storiche, che offrono informazioni preziose, nonostante la loro scomparsa, e contribuiscono ad approfondire e a chiarire il panorama generale della Ravenna bizantina, importante ponte fra Oriente e Occidente. Ne deriva un quadro ricco di suggestioni in cui si intrecciano eventi storici, politici e religiosi, e da cui emergono il ruolo dell’autorità imperiale o vescovile, gli stretti rapporti con Costantinopoli e con i centri più importanti dell’area mediterranea. I mosaici divengono quindi un efficace supporto ai testi sacri e un valido strumento di propaganda di particolari concetti e idee: propaganda che si realizza attraverso quella “civiltà dell’immagine” che in definitiva connota anche i nostri giorni.
Nicolò Marchetti (a cura di)

Kinku

(Catalogo della Mostra, Bologna, Museo Civico Medievale, 29 aprile-4 settembre 2011)
2011

formato 21 x 21 cm; ril. bros.
136 pagine, a colori
ISBN 978-88-7849-061-1

€ 15,00
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“Kinku” nell’antica lingua accadica significa “etichette impresse”, cioè delle linguette d'argilla su cui erano stati impressi dei sigilli, e proprio ai sigilli rinvenuti nella regione di Gaziantep, nella Turchia sud-orientale, è dedicata la mostra tenutasi al Museo Civico Medievale di Bologna dal 29 aprile al 4 settembre 2011. I reperti in mostra provengono dagli scavi archeologici congiunti turco-italiani coordinati da Nicolò Marchetti del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna su due siti databili al III e al II millennio a.C. I sigilli, largamente diffusi nella società del tempo, permettono di ricostruire l’immaginario simbolico delle prime culture urbane del Vicino Oriente e allo stesso tempo sono una fonte straordinaria di informazioni economiche e amministrative.
Pierluigi Giorgi

L'eredità sospesa. Il mestiere dell'archeologo tra vita e professione

Catalogo della Mostra fotografica (Bologna, S. Giovanni in Monte 23.9-30.10.2011)
2011
formato 21 x 21 cm; ril. bros.
64 pagine, a colori; testi in italiano e inglese
ISBN 88-7849-065-9
€ 12,00
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La "sospensione" è il filo conduttore di questo racconto per immagini proposto da Pierluigi Giorgi, che con la sua sensibilità di reporter e il suo occhio di fotografo ha indagato il mondo dell'archeologia da due punti di vista: da un lato la professione e la quotidianità del cantiere di scavo, dall'altro l'attenzione continua al paesaggio e alle tracce che esso cela e mostra nello stesso tempo. La Mostra è organizzata dal Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna nell'ambito del progetto Archeopolis, celebrazione dei 130 anni del Museo Civico Archeologico e dei 2200 anni dalla fondazione di Bologna romana.
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