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Oggetti, riti, rituali Morire a Septempeda tra I e III secolo d.C.

Catalogo della Mostra, Museo Civico Archeologico “G. Moretti” San Severino Marche (MC), 5 novembre 2023-28 gennaio 2024
2023

ISBN 978-88-7849-190-8
© Ante Quem 2023

32 pagine b/n e a colori

€ 14,00
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Uno scavo archeologico condotto nel 2021 a San Severino Marche ha permesso di portare in luce una porzione di una necropoli di età romana a rito misto (incinerazione e inumazione), pertinente al
territorio dell’antica città di Semptempeda.

I risultati del lavoro compiuto da archeologi, antropologi e restauratori, insieme ai reperti rinvenuti durante le indagini, restituiscono l’immagine di questa antica comunità e del suo intendere la morte, i rituali funebri e il culto tra I e III secolo d.C.

Elena Mariani con Nicoletta Cecchini, Marina Volonté (a cura di)

PICTURA TACITUM POEMA. Miti e paesaggi dipinti nelle domus di Cremona

2023

ISBN 978-88-7849-183-0
216 pagine
formato 21x29,7 cm
© Ante Quem 2023

€ 29,00
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Una mostra per approfondire il tema della pittura delle domus cremonesi, pressoché sconosciuta fino a vent’anni fa e ora fonte di straordinarie scoperte, che mettono a fuoco il fortissimo legame con le decorazioni che abbellivano le dimore dei più eminenti personaggi di Roma, protagonisti delle vicende che portarono alla fine della Repubblica e alla nascita dell’Impero. Migliaia di frammenti degli intonaci dipinti recuperati negli scavi delle case signorili di età romana ci parlano della raffinata cultura artistica, derivata dall’Ellenismo, diffusa fra le classi agiate della prima colonia fondata a nord del Po, nel territorio della Gallia Cisalpina. Protagonisti del racconto risultano anche i personaggi dei miti, in particolare Arianna e la sua dolente vicenda, riprodotti sulle pareti, nei quali i proprietari di casa potevano riconoscersi e ritrovare tracce della propria storia.
Nicolò Marchetti, Rwaed Muwafaq Mohammed, Cristiano Putzolu, Julian Edgeworth Reade, Marco Valeri

The Ottoman Bridge of Mosul: Survey and History of an Endangered Heritage

MAIOP 2023:1
2023
formato 21x29,7 cm
84 pagine in b/n e colori
978-88-7849-192-2 (edizione cartacea)
978-88-7849-193-9 (edizione online)
doi 10.12877/maiop202301




€ 20,00
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“Mesopotamian Archaeological Initiative Occasional Papers” are non-periodical scientific studies and reports about the socio-cultural heritage and natural environment of ancient Mesopotamia carried out by the Iraqi-Italian Archaeological Expedition by the University of Bologna and the SBAH. MAIOP is open also to scientists from all fields and from any affiliation, contributions are peer-reviewed.
Valentina Orsi

Excavations at Tilmen Höyük - I - The Fortification System In the Lower Town

OrientLab Series Maior, 7
2022
formato 21x29,7 cm
588 pagine in b/n e colori
ISBN: 978-88-7849-163-2 (edizione cartacea)
ISBN: 978-88-7849-177-9 (edizione online)



€ 65,00
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Luca Zaghetto

La situla Certosa di Bologna

Alle origini della ritualità nell’Italia protostorica
2022
Collana Ricerche 9
Ed. Ante Quem 2022
formato 17 x 24 cm
552 pagine, in b/n e a colori
ISBN 978-88-7849-173-1
€ 29,00
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Non ordinabile: ESAURITO

600 a.C. Bologna – Felsina per gli antichi – è una delle più ricche e sviluppate città d’Italia e del Continente. Nel secolo detto “dell’orientalizzante”, per il grande sfoggio di oggetti e costumi mutuati dal Vicino Oriente che furoreggia fra le elites di tutto il Mediterraneo, la città è un punto di riferimento culturale per l’intero arco alpino centro-orientale. Qui erano già giunti maestri dalla Siria e da altre zone del Levante, abili in un campo nel quale da millenni ormai in Europa si era persa quasi ogni cognizione: l’arte figurativa. Ecco allora che a Felsina – da immaginare quasi come una Firenze ante litteram – assieme a una ricca serie di stele in pietra che adornano i sepolcreti cittadini, nasce l’Arte delle situle, una produzione di manufatti figurati in bronzo destinata ad affermarsi in tutto il bacino altoadriatico. Rinvenuta nel 1870 da Alessandro Zannoni durante gli scavi della necropoli bolognese della Certosa, la situla, assieme alla Benvenuti 126 di Este, è il capolavoro di quest’arte. La narrazione, realizzata a sbalzo e ad incisione sulle pareti del vaso, è un testo complesso che, seppur già studiato e soprattutto citato un’infinità di volte, a 150 anni dalla sua edizione risulta in letteratura criptico e perlopiù indecifrato. Lo studio presentato in questo volume, utilizzando lo stesso metodo usato con la situla Benvenuti, dimostra invece come ci si trovi di fronte ad un’architettura altamente sofisticata nella quale ogni singolo segno ha un suo preciso posto e una sua precisa funzione, a formare un quadro d’insieme dotato di significato chiaro e coerente. Dalla maggior parte degli studiosi ritenuta un’opera a carattere funerario, la situla e la sua narrazione figurata vengono invece qui letti come estesa rappresentazione dell’antico rito delle genti etrusco-italiche: quello noto come suovetaurilia e che prevedeva la circumambulazione dei confini civici e il compimento di sacrifici di tori, ovicaprini e suini. Del tutto sorprendenti le analogie, ampiamente approfondite dall’Autore, fra il racconto figurato e le Tavole di Gubbio, «la più importante serie di testi scritti di carattere religioso e rituale dell’antichità greco-romana», come le ha definite G. Devoto, fonti preziosissime per raccontarci la mentalità religiosa dell’epoca e soprattutto la ritualità etruscoitalica. Totalmente innovativa, infine, la lettura in chiave geografica e astronomica di alcune parti, che mette in luce una dimensione finora totalmente sconosciuta (o misconosciuta) di quest’opera, ma anche dell’intera Arte delle situle: quella che lega insieme ed esprime, in forma precisa e chiara, lo spazio e il tempo del racconto.

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