Una giornata in Aquileia romana con Lucius e Tita
60 pp.; ill. a colori; formato 20x20 cm
ISBN 978-88-7849-144-1
60 pp.; ill. a colori; formato 20x20 cm
ISBN 978-88-7849-144-1
Atene, V secolo a.C.: gli atleti migliori della Grecia si sfidano in onore di Atena, ma non tutti giocano pulito, e non solo perché hanno il corpo unto d’olio… Nel loro viaggio nel passato, reso possibile dal magico Saltacronos, Miriam e Adam devono prestare attenzione a inganni e tranelli, oltre che al misterioso reperto che hanno visto nel laboratorio di Cecilia, archeologa e madre della ragazzina. Per capire a cosa serviva l’oggetto e per smascherare i furfanti serviranno coraggio, intelligenza e un nuovo amico, un premio che vale più di ogni vittoria.
Gli ex voto anatomici fittili, manifestazioni tangibili della devozione popolare dell’Italia antica, emersi a migliaia fin dai primi scavi archeologici nel nostro Paese, ci raccontano di un fenomeno ancora poco conosciuto, ma assai diffuso e radicato tra le popolazioni etrusche e italiche di epoca medio e tardo-repubblicana. Questo materiale, considerato in genere di scarso valore dagli scavatori del passato, solo in tempi più recenti ha conquistato una propria dignità nella letteratura scientifica.
Partendo dalle testimonianze archeologiche, l’indagine esamina questa peculiare espressione della religiosità popolare antica, che vedeva nella protezione della salute e della capacità riproduttiva elementi essenziali per la sopravvivenza, addentrandosi all’interno dei diversi aspetti del fenomeno alla ricerca delle sue implicazioni sociali, economiche e cultuali. Un’indagine sulle connessioni tra i luoghi di ritrovamento di queste offerte, spesso legate ai culti delle acque, e la presenza di affioramenti termali e di risorgive rivela significative coincidenze. A ciò si aggiungono nuove ipotesi su alcuni aspetti tipologici e paleopatologici del fenomeno, espressione “trasversale” di una devozione popolare tanto povera quanto suggestiva.
Presentazioni di: Alessandro Sebastiani (University at Buffalo, USA), Giulio Ciampoltrini e Paola Rendini (MIBAC).
formato 21 x 21 cm; ril. bros.
80 pagine, a colori
testi in italiano e croato
ISBN 978-88-7849-129-8
«Ritornai da quella volata nel mondo romano, col fascino che infondono le antichità, specie se superbe e gigantesche, come i celebri archi».
(Giuseppe Modrich, La Dalmazia romano-veneta moderna. Diario di viaggio, 1892)
Con queste parole si espresse il viaggiatore zaratino Giuseppe Modrich nel 1892 quando si trovò di fronte ai monumentali archi della Basilica del foro romano di Burnum, un senso di stupore che ancora oggi coglie chi si reca a visitare questa parte della Croazia e del Parco Nazionale della Krka. Grazie a metodologie di indagine innovative e al minuzioso e paziente lavoro degli archeologi croati e dell’Università di Bologna è ancora possibile ricostruire le vicende che in epoca romana portarono il sito di Burnum a diventare il centro politico, amministrativo ed economico di tutta la media e alta valle del fiume Krka.
La Missione Archeologica Turco-Italiana a Karkemish, che opera dal 2011 sotto la direzione di Nicolò Marchetti (Alma Mater Studiorum - Università di Bologna), ha implementato una strategia di ricerca a lungo termine sul campo con l’obiettivo di fornire una nuova interpretazione della storia della città, attraverso la ricostruzione dell’impianto urbano e dello sviluppo della cultura materiale. Questo rapporto finale, riguardante gli scavi nell’area G (localizzata ai piedi dell’acropoli a ovest del Lower Palace), svolti tra il 2012 ed il 2014, si inserisce all’interno di tale programma di ricerca, fornendo nuovi dati sulla sequenza cronologica della Inner Town di Karkemish e sul significato di questi dati per la storia dell’occupazione della città bassa. Oltre all’analisi stratigrafica delle evidenze strutturali e alla caratterizzazione della cultura materiale, sono qui inclusi in appendice tre studi di zooarcheologia, paleobotanica e numismatica.
The aim of the Turco-Italian Archaeological Expedition at Karkemish, directed by Nicolò Marchetti (Alma Mater Studiorum - University of Bologna) since 2011, is to implement a long-term research strategy seeking to elucidate the history of the town, explore its urban layout and cultural sequence through the ages. Within this framework, this final report on the 2012-2014 excavations in Area G, located to the West of the Lower Palace Area, at the foot of the Acropolis, presents the results on the chronological sequence of the Inner Town of Karkemish as well as the significance of this area for the reconstruction of the urban layout of this site. Beside the stratigraphic analysis of the structural evidence and the characterization of material culture, three Appendices on zooarchaeological, paleobotanical and numismatic studies are included.