
Ocnus. Quaderni della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici 29, 2021
148 pagine, in b/n e a colori
ISBN 978-88-7849-175-5; ISSN 1122-6315
formato 21 x 29,7 cm; punto metallico
52 pagine, in b/n
ISBN 978-88-7849-165-6
formato 21 x 29,7 cm; punto metallico
24 pagine, in b/n
ISBN 978-88-7849-169-4
Il volume raccoglie gli atti delle Giornate Gregoriane, prestigioso appuntamento scientifico annuale, giunto alla XIII edizione. Il tema generale, la pittura antica in ambiente domestico, è articolato in sessioni, secondo un criterio topografico che consente di recuperare una visione di sintesi e di valorizzare al contempo i singoli contesti. Comunicazioni e poster si soffermano sui sistemi decorativi in rapporto alla planimetria della casa, riflesso delle scelte culturali del dominus, prestando particolare attenzione alla documentazione e al restauro delle pitture, anche virtuale. Proprio l’adozione della tecnologia nella fase investigativa, documentale ed interpretativa rappresenta sicuramente il carattere più innovativo degli studi presentati durante le Giornate.
COLLANA ORNAMENTA
Come si custodivano i preziosi, le monete e i gioielli nell'antichità? Questa è la domanda alla quale cerca di dare una risposta il settimo volume della serie Ornamenta. Vengono analizzate in maniera pluridisciplinare le modalità di conservazione del materiale in oro e argento, ma anche in metalli non preziosi, facendo riferimento alle fonti archeologiche e iconografiche, oltre che ai documenti scritti. Si parla di mobilio, di salvadanai, di forzieri e casseforti, ma anche di veri e propri tesori e della mentalità che presiedeva al concetto di difesa e trasmissione delle proprie sostanze. In appendice sono state inserite la presentazione della collezione del Museo Archeologico di Siracusa e della collezione Garuti di manufatti e strumenti orafi.
pp. 248; formato 21x29,7 cm; ISBN 978-88-7849-157-1
I risultati dello scavo archeologico nell’area dell’ex Leon Battista Alberti di Rimini, in vista del recupero del complesso per ospitare i nuovi locali dell’Università, gettano nuova luce sul ruolo esercitato dalla cittadina romagnola nella formazione e nello sviluppo del monachesimo in Italia.
L’inizio di questo fenomeno va collocato nel VII secolo d.C., in relazione alla costruzione di due cappelle absidate presso cui si concentrano testimonianze funerarie. A partire dall’XI secolo, la grande chiesa mariana e i locali destinati alle attività lavorative sono parte di un ampio cenobio urbano per il quale emergono confronti con i centri monastici più importanti dell’Europa medievale, dirette emanazioni delle casate regnanti longobarde e carolingie: Santa Giulia di Brescia, San Gallo, Novalesa, Cluny.
Il volume è il risultato di un progetto di studio che ha coinvolto archeologi, ceramologi, antropologi e archeozoologi e ha permesso di restituire un quadro completo e variegato della quotidianità del monastero lungo i secoli, fatto di pratiche funerarie, assistenza ai malati e ospitalità ai pellegrini.